Giochi olimpici 2026, driver per lo sport in Valtellina


2022-11-24

La stagione magica dello sport premia le Alpi e la Lombardia: titolava così un'edizione del Sole 24 Ore, dove inaspettatamente Sondrio si posizionava all'8° posto nel turismo sportivo fra le circa 100 province italiane. Il motivo? Il successo ottenuto dai nostri atleti nel corso delle Olimpiadi invernali del 2021. 

Ed è stata proprio la capacità dello sport di saper attrarre turismo il tema della conferenza a cura del Panathlon Club di Sondrio, tenutasi nella serata di giovedì 24 novembre presso la Sala Besta della Banca Popolare, riprendendo il filo del discorso avviatosi 3 anni fa sulle Olimpiadi 2026 quando il gruppo aveva inaugurato il ciclo di incontri dedicato ai cinque cerchi in Valtellina.

"Dopo due anni di stop causa pandemia riprendiamo il filo di quanto avevamo già fatto nel 2019 in seguito all'annuncio dell’assegnazione delle Olimpiadi in valle - ha esordito il Presidente del Panathlon Club di Sondrio Nicola Tomasi – i Giochi saranno una vetrina importantissima e un’occasione ghiotta per mettere in luce non solo Bormio e Livigno, ma l'intero territorio provinciale.

Tutto questo non è un punto di partenza, bensì di arrivo di un processo culturale - ha continuato - lo sport è uno strumento chiave per l’esaltazione di un territorio difficile come il nostro: gli atleti di livello - ha concluso Tomasi - possono contribuire alla visibilità e alla riconoscibilità della Valtellina nel mondo.”

Ma per raggiungere questo obiettivo, secondo il Presidente, serve innanzitutto fare sistema e investire sulle strutture del territorio, affinché si possa far brillare la vetrina valtellinese.

 

E di "luci e ombre" verso i cinque cerchi ne ha ben parlato Gianni Menicatti, esperto di statistica e per oltre 15 anni collaboratore del Sole 24 Ore: i dati snocciolati sul sistema sportivo di Sondrio evidenziano un progressivo recupero nella qualità dello sport, frutto di un terzo posto nello sci - ha esordito Menicatti – Sondrio si posiziona inoltre al 5° posto in Italia nell'indicatore sport-turismo, sintomo di come l'attività sportiva sia un traino fondamentale per il settore ricettivo.  

Dati interessanti emergono anche sull'indice di localizzazione, per il quale la nostra provincia si classifica al primo posto regionale per diffusione degli spazi. La prima piazza si conferma anche per il numero di società e di tesserati (1 su 100) presenti sul territorio: l'esperto ha aperto una parentesi curiosa sul fatto che lo sport con più tesserati sia la pallavolo.

Per la capacità di attrarre il grande sport il nostro territorio si posiziona invece all'11° posto, soprattutto grazie al ciclismo e allo sci.

Ma ciò che manca - a detta di Menicatti - è la coralità del territorio.

Di impatto olimpico in Valtellina ne ha invece parlato Ivan Ciocchini, esperto in management dello sport oltre che socio del club, che ha messo in evidenza le possibili ricadute che il più grande evento sportivo a livello internazionale potrebbe generare sul territorio: "Nell'ultima decade 2010-2020 gli sponsor hanno registrato un incremento del 4,5% - ha esordito Ciocchini - contro il 3,8 delle altre forme di marketing. Questo evidenzia quanto l'evento Olimpiade possa avere un potenziale enorme".

Non a caso il marketing report di Pyeonchang parla chiaro: la copertura mondiale è aumentata del 38%, del 62 % quella sui sociali mente gli utenti sono aumentati persino del 120%, per un totale di ben 3,2 miliardi di contenuti visualizzati, il doppio rispetto a Sochi 2014 e 9 volte in più rispetto a Vancouver 2010.

E in Valtellina? L'impatto economico effettivo che i giochi genererebbero sul territorio - secondo il lavoro presentato da Ciocchini - ammonterebbe a quasi mezzo miliardo di valore aggiunto.

Ma non è tutto oro ciò che luccica: l'esperto di marketing ha messo in guardia sui cosiddetti overcosting, ovvero il superamento dei costi effettivi rispetto a quelli preventivati: la storia delle Olimpiadi insegna che i costi reali siano maggiori di quelli stimati addirittura del 150%.

“E’ però sbagliato ragionare soltanto in termini economici- ha concluso Ciocchini - l'eredità olimpica non è da considerare solo in termini finanziari, perché riguarda anche gli incipit.”

E di questo ne hanno ampiamente discusso i rappresentanti di Bormio e Livigno - le due località protagoniste dei giochi olimpici in Valtellina - ovvero Veronica Mazzola, neo direttore marketing di Multiservizi Alta Valle Spa e Luca Moretti, Presidente dell'Azienda di Promozione e Sviluppo Turistico di Livigno.

“Il grande evento sportivo è una grande opportunità - ha esordito Mazzola - ma può portare benefici solo se si sa cogliere una visione strategica d’insieme. La reputo una sfida e un'occasione unica di marketing turistico e di sviluppo del prodotto.” Lo sa bene la località bormina che, oltre a ospitare da 30 anni a questa parte eventi internazionali legati allo sci mondiale, ha saputo sfruttare l’onda positiva del Giro d’Italia incrementando notevolmente il turismo legato al mondo bike: “In seguito alla vittoria della tappa di Bormio del belga De Gendt nel 2012, la Magnifica Terra ha registrato un’improvvisa impennata di turisti belgi – ha fatto notare - in questo caso la messa a punto di un prodotto ha generato un aumento del flusso di un determinato mercato.”

La sfida per il 2026? Secondo l’ospite la principale è saper cogliere l’opportunità di comunicare il territorio e far sapere che ci saremo anche noi tra le venues olimpiche, migliorando il nostro prodotto.

“È una sfida in mano a tutti noi – ha concluso - dove ognuno deve giocare la propria parte.”

La pensa allo stesso modo Luca Moretti, AD dell’Apt di Livigno, che ha saputo usare lo sport come forza motrice per la destagionalizzazione del turismo del Piccolo Tibet: “Mi spiace sentire che ci sia qualcuno che non reputa le Olimpiadi un'opportunità – ha esordito – questo evento è unico e irripetibile, è da saper e dover cogliere.” E avverte: “Bisogna essere preparati, perché quando arriva ti travolge con una forza dirompente. Ma il nostro momento non sarà il 2026, ma è il prima e, soprattutto, il dopo.”

A sostegno della sua tesi, Moretti ha raccontato l’esperienza di Livigno e di come il turismo sportivo legato all’allenamento in quota abbia portato i suoi frutti: “La nostra strategia sta nel concentrarsi sia sugli atleti di vertice, che ricercano la preparazione in quota che necessita di una permanenza minima di 21 giorni affinché possa portare i suoi frutti, sia sulle famiglie e sul fatto che tutti possano essere sportivi, magari affiancandosi a chi lo sport lo ha fatto diventare la sua professione.

La nostra forza – ha concluso – sta nel cercare di creare qualcosa di unico, un servizio che solo qui possono avere.”

“Anche io credo che i Giochi siano un vero e proprio driver per il turismo – ha invece confermato Alessandro Vanoi, ex direttore tecnico della squadra nazionale maschile di sci di fondo e ora nel Consiglio regionale del CONI – sono convinto che i cinque cerchi producano molti stimoli. Il nostro scopo – ha proseguito – è quello di soddisfare le esigenze che emergeranno per la maggior richiesta di sport che senza ombra di dubbio ci sarà in seguito alle Olimpiadi, tenendo conto che il turismo sportivo registra una crescita annua del 6%. Il nostro ruolo – ha inoltre spiegato Vanoi – è quello di promuovere lo sport di montagna nelle scuole, per coinvolgere i ragazzi che lo sport non lo praticano oltre che per incentivare il rispetto della natura e dell’ambiente montano, affinché i nostri ragazzi siano dei veri e propri “custodi” della montagna.”

“Pensando alla Lombardia sportiva del 2030 non posso non pensare alle Olimpiadi del 2026 – è intervenuto il sottosegretario con delega allo sport, Olimpiadi 2026 e Grandi Eventi di Regione Lombardia Antonio Rossi - uno studio di Rcs ha mostrato che il Giro d’Italia ha prodotto un indotto di 50 milioni di euro. Qui in Valtellina, dove si giocano numerose medaglie – ha spiegato l’ex olimpionico di canottaggio - arriveranno migliaia di persone che genereranno un indotto altrettanto importante se non maggiore. Aver vinto le Olimpiadi ci ha dato l'opportunità di portare sul territorio eventi, come a esempio i World Master Winter Games e ci siamo anche candidati a ospitare in Alta Valtellina le Olimpiadi Giovanili del 2028. 

Ora sta a noi – ha chiuso Rossi - far uscire una bella immagine del nostro territorio.”

La serata per il club si è conclusa con la cena conviviale presso il Ristorante della Posta. 

 

E. Compagnoni

Addetta Stampa per Panatlon Club di Sondrio

Servizio a cura di Andrea Scala per Unica TV: https://www.youtube.com/watch?v=mDtoRm8P6XE

Tutte le foto al seguente link: https://photos.app.goo.gl/tUrZY54ns2Sa2Pdh8

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